Tempo di commutazione degli scambi nei decoder Helvest

Tempo di commutazione degli scambi nei decoder Helvest

Con la sempre maggiore diffusione dei realistici motori lenti per muovere gli scambi, diventa importante regolare correttamente il tempo di commutazione dei decoder.

I decoder Helvest per scambi offrono la possibilità di una regolazione molto precisa e anche molto semplice.

Perché è importante regolare il tempo

Nel prototipo gli scambi sono un punto delicato per l’esercizio. Infatti richiedono che la posizione dell’ago sia precisa e bloccata, e comunque la deviata sullo scambio comporta una velocità ridotta. Anche nel modellismo, in un motore a funzionamento lento, un tempo di azione insufficiente può risultare in un non completo movimento dell’ago che non arriva a toccare completamente la rotaia. Questo ovviamente fa sì che la posizione dello scambio risulti errata, con rischio di deragliamento per i rotabili.
Un tempo di commutazione troppo lungo, invece, non crea problematiche di tipo meccanico. Però in alcuni motori può stressare eccessivamente il circuito, se non sono dotati di interruttori che disattivino il motore una volta arrivato a fine corsa.

Regolare il tempo per un decoder DCC Helvest.

Ci sono due modi per impostare il tempo di movimento degli aghi: Impostare lo stesso tempo per tutti gli output del modulo layout o impostare ogni output separatamente.

Tranne in casi particolari, se si dispone di azionamenti dello stesso tipo non è necessario modificare il tempo in ogni uscita diversa, ma basta impostarne uno uguale per tutto il modulo Layout.

Questo è molto facile da fare agendo sulle CV 37 e 38:

La CV37 contiene i tempi per tutte le 4 uscite del modulo Layout 1;

La CV38 contiene i tempi per tutte le 4 uscite del modulo Layout 2.

Per calcolare il tempo, basta ricordare che il valore che si inserisce viene moltiplicato per 2 centesimi di secondo. Perciò, il valore 100 inserito di default corrisponde a circa 2 secondi (100 x 2/100 = 2 secondi).

Altri esempi di valori da inserire nelle CV potrebbero essere:
– 50 per 1 secondo;

– 200 per 4 secondi;

– 255 (che è il massimo) per 5,1 secondi.

Se si preferisce regolare diversamente ogni singolo scambio, basta fare la stessa cosa, inserendo però i valori nelle CV che regolano ogni singola uscita.

Nell’ordine per le quattro uscite del modulo layout1 queste sono le CV 122, 132, 142 e 152.

Mentre le quattro uscite del modulo Layout2 si regolano nelle CV 162, 172, 182, 192.

Fate attenzione che, come avviene per gli indirizzi, scrivere sulle CV generali 37 e 38 cancella tutte le impostazioni singole!

Il decoder vi aiuta a capire che valore impostare

Per regolare al meglio la durata, esiste un utile strumento nella scheda DCC100: il LED giallo indicato con “status”. Questo LED si illumina mentre il motore viene alimentato.

Collocazione del LED “Status” sulla scheda DCC100.

Quindi, se volete regolare con precisione il vostro motore, è sufficiente osservare cosa fa questo LED durante il movimento:

– il LED si spegne (e quindi il motore si ferma) prima che l’ago sia arrivato alla fine della sua escursione? Allora il tempo di commutazione deve essere aumentato.

– Il LED rimane acceso per un tempo notevole dopo che l’ago è arrivato a fine corsa? Allora il tempo di commutazione deve essere ridotto.

Esempio di situazione in cui il tempo di azionamento (valore della CV: 100) è troppo alto:  Il motore commuta molto rapidamente e il LED “status” rimane attivo per molto tempo dopo la fine del movimento.

La regolazione ideale è raggiunta quando il LED si spegne appena dopo che l’ago è arrivato in posizione.

Per cambiare il tempo di commutazione ovviamente dovete agire sulle CV come indicato in precedenza.

Regolazione corretta del tempo: il LED “Status” si spegne immediatamente dopo il termine del movimento.

Azionamento contemporaneo di più scambi

I decoder Helvest hanno una peculiarità, ovvero, se si azionano più scambi contemporaneamente, collegati allo stesso modulo Layout, questi non si azionano contemporaneamente ma uno di seguito all’altro.

Immaginando cioè di avere quattro scambi, numerati da 1 a 4, e azionando con la centralina tutti gli scambi in rapida successione (oppure contemporaneamente, se per esempio fanno parte di un itinerario) questi non commutano temporaneamente, ma uno di seguito all’altro.
Il decoder memorizza fino a 8 movimenti consecutivi sullo stesso modulo, e li esegue in successione.
Questa funzionalità ha due vantaggi: aumenta il realismo del movimento, perché nella realtà gli scambi non si muovono tutti insieme, quando viene realizzato un itinerario. Inoltre, c’è un vantaggio elettrico, ovvero si diluisce nel tempo la potenza richiesta dagli scambi. Se avete un trasformatore di potenza non elevatissima, l’azione contemporanea di più motori abbassa la tensione su tutto l’impianto, mentre in questo modo non ci sono picchi nelle richieste di potenza.

Esempio di movimento consecutivo di quattro motori “Conrad”. I motori sono stati azionati di seguito, ma il decoder li mette “in coda” e li aziona uno alla volta.

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